La terapia infiltrativa consiste nell’iniezione di farmaci e molecole attive in vicinanza delle strutture interessate dal processo patologico infiammatorio acuto o cronico dalle quali origina il dolore (radici nervose, faccette articolari vertebrali, muscoli, punti trigger, strutture nervose, articolazioni…).
Il supporto ecografico permette di visualizzare le componenti anatomiche presso le quali iniettare i farmaci o l’ozono.
Le infiltrazioni ecoguidate vengono eseguite con materiale monouso e seguendo le norme di sterilità.
Il paziente viene fatto stendere o sedere sul lettino in una posizione che faciliti l’accesso alla struttura bersaglio e dopo una iniezione di anestetico locale, si procede all’infiltrazione vera e propria.
E’ possibile che nelle ore successive all’infiltrazione si possa avvertire un po’ di dolore nel sito dell’iniezione dovuto al traumatismo dell’ago attraverso i tessuti e presentare un piccolo ematoma.
Subito dopo l’infiltrazione non è raro che si avverta una immediata attenuazione del dolore: questo è un effetto transitorio dovuto all’anestetico locale, il vero beneficio è possibile che si abbia anche dopo 24-48 ore, nel caso si abbia utilizzato un cortisone a lento rilascio.